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Ottimo esordio per l’Emilia-Romagna alla Riser Youth Cup
EMILIA ROMAGNA – VENETO 68-49
(26-10; 38-26; 52-36)
Emilia-Romagna: Castellari (Faenza Futura) 2, Amoroso (Eagles Luzzara) 5, Ferretti (Puianello B.T.), Musile Tanzi (Basket Salso) 5, Marcone (Happy Basket Castelmaggiore) 10, Menegatti (Capra Ravenna), Carlucci (Valtarese) 2, Maioli (Anzola) 11, Ambrassa (Compagnia Ravenna) 4, Massari (Vis Rosa Ferrara) 2, Bendi (Faenza Futura) 14, Leonardi (Arbor Reggio) 13. RTT Frignani.
Veneto: Raffinati 6, Fietto 6, Alvisi 2, Antonello, Bernardi, Maurin, Brevigliero 6, Frigo 5, Tolando 2, Tommasin 1, Belli 11, Gasparini 10. RTT Pegoraro.
Parte come meglio non si potrebbe l’avventura della nostra selezione femminile Under 13. A Savignano sul Panaro, in provincia di Modena, la gara di esordio della Riser Youth Cup ha visto l’Emilia-Romagna superare nettamente il Veneto. Domani (giovedì) alle ore 16.45, la seconda sfida, contro la Toscana, sconfitta all’esordio dalla Lombardia per 67-37
Le biancorosse di casa scattavano fortissimo dai blocchi grazie al supporto, sotto i tabelloni, della lunga Leonardi (9-2 al 2’). Il Veneto rimaneva in scia fino al 15-8, poi Maioli e Bendi davano il la per il break che portava l’Emilia-Romagna sul 26-10 alla prima sirena. Tutt’altra musica nel secondo quarto, con le padrone di casa che non segnavano per quasi sei minuti (26-18), con Gasparini che dominava sotto le plance. Improvvisamente, era Marcone a dare la scintilla e sul 34-18 si tornava a quel +16 già registrato al 10’. Le ospiti, però, continuavano a mettere pressione sulla palla e si riavvicinavano a -10, ma era la solita Bendi a riportare le compagne ad un vantaggio in doppia cifra (38-26 al 20’). Il break decisivo arrivava nelle prime curve della terza frazione: Leonardi tornava a fare la differenza vicino a canestro, parziale di 10 a 0 e 48-26 al 24’. Le ospiti, comunque, non smettevano di lottare, continuavano a mettere pressione sulle esterne biancorosse (Belli, in evidenza) e rientravano a -15, sul 50-35, a poco più di un minuto dal terzo gong. Gli ultimi dieci minuti erano decisamente caotici: tanto caldo dentro la palestra, tanti errori legati, in parte, alla stanchezza, tante rotazioni, ma vantaggio che rimaneva costantemente in doppia cifra fino al 68-49 che chiudeva le ostilità.

